Collana: Gli Anemoni
Narratori delle montagne
Camminare e raccontare, raccontare e camminare. Il nuovo libro di Alberto Paleari può essere definito, con un neologismo che ci piace, un romanzo “autogeografico”, un romanzo, cioè, che racconta la vita attraverso i luoghi che cambiano e i luoghi attraverso la vita che scorre. Un cammino, potremmo dire, nei luoghi del cuore e delle lettere. Dai boschi e dalle colline del Lago Maggiore fino alle severe valli Svizzere Maggia e Bavona, lontane dal turismo di massa ma anche dal turismo in generale. Qui, per una volta, sono gli scrittori ticinesi a fare da guida, a suggerire l’esplorazione e a condurre i viaggiatori tra luoghi e persone. Scrittori di montagna per eccellenza i Ticinesi che, sebbene relativamente poco conosciuti in Italia, hanno magistralmente saputo descrivere la vita delle e nelle terre alte. Come succede in ogni viaggio, sulle strade e sui sentieri, sulle montagne e sulle pagine dei libri, anche in questo i protagonisti hanno avuto la loro parte di piacere, di incantamento, di fatica, di avventure, “Alcuni credono che la grandezza di uno scrittore stia nella storia che racconta, altri nel come la racconta, io credo che la vera grandezza risieda nel suo linguaggio, nella musica del suo linguaggio”, scrive Alberto Paleari “Le storie o le hai vissute o te le hanno raccontate, il linguaggio ce l’hai nel cuore, è il ritmo con cui batte il tuo cuore”.
ISBN: 9788832260120
Dimensioni: 13 x 20
Pagine: 192
17,50 €
Per vivere Alberto Paleari ha fatto il commerciante di vini e la guida alpina. Negli anni Settanta ha iniziato a scrivere sulle principali riviste di montagna. La sua prima opera narrativa è stata Il viaggio del viaggio di Oreste P (racconti 1989). Sono seguiti i romanzi: Kerguelen (1989) La casa della contessa (1993) Ci sfiorava il soffio delle valanghe (2003) Il giorno dell’astragalo (2007) Volevo solo amarti (2012) e, con Erminio Ferrari, il saggio Una valanga sulla Est (2006).
Per MonteRosa edizioni ha scritto sei guide delle montagne ossolane che sono anche racconto di storie vissute e descrizione di luoghi dimenticati, tra queste, con E. Ferrari, Ossola quota 3000, 75 cime da scoprire. Seguono per lo stesso editore il romanzo autobiografico Le montagne e il profumo del mosto (2015) saga familiare e spaccato storico del secolo breve visto da un paese dell’Ossola; 3900 delle Alpi (2016) con E. Ferrari e M. Volken, omaggio alle cime alpine più alte di 3900 metri e meno di 4000; il romanzo L’angelo che scese a piedi dal Monte Rosa (2016) sul pittore valsesiano Tanzio da Varallo e il suo tempo; Verso la montagna sacra (2017) pellegrinaggio artistico tra i sacri monti di Orta e Varallo; L’attraversamento invernale delle Alpi (2017) viaggio con gli sci dal Lago Maggiore al Lago dei Quattro Cantoni; La finestrella delle anime (2020) diario di un cammino tra i Walser della Valsesia; Sul confine (2021) cronaca di una estate tra Ossola e Svizzera e memoriale di una vita. Nel 2018 per la Hoepli ha scritto L’altro lato del Paradiso sulla sua consuetudine col Parco Nazionale della Valgrande. Dal 2019 non fa più la guida alpina, cammina nei boschi intorno a casa e continua a scrivere.
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